0 3<o?oZ
I LITUANI
DRAMMA' LIRICO
D !
A. GHISLANZONI
MUS3CA DI
A. PONCHIELLI
TEATRO ALLA SCALA
STAGIONE DI QUARESIMA 1875
Diritti di traduzione riservati. Proprietà letteraria Deposto all'estero
¥[. $ T ABILI MENTO f\ I C 0 R D I
MILANO
NAPOLI — ROMA — FIRENZE LONDRA
23. Charles Street, Middlesex Hospital. W.
Maestro concertatore e direttore per le Opere, Franco Faccio. Sostituti, Perelli Edoardo e Pagnoncelli Gio. Battista. Maestro direttore dei Cori . Zarini Emanuele - Sostituto, Salo Giuseppe. Primi "Violini solisti, Corbellini Vincenzo - Rampazzini Giovanni. Primo dei secondi Violini, Bastoni Giovanni. Primo "Violino e direttore d'Orchestra pel Ballo, Marenco Romualdo. Sostituto, Roncati Carlo. Prime Viole a perfetta vicenda, Cavallini Eugenio - Di Carlo Francesco. Sostituto. Anlonioli Guido. Prima Viola per 1' Opera, Santelli Giuseppe. Primi Violoncelli a vicenda per l'Opera Truffi Isidoro - Quarenghi Guglielmo. Primo Violoncello pel Ballo, Nani Giovanni. Primo Contrabasso per 1' Opera, Negri Luigi. Sostituto, Jenuscky Giovanili. Primo Contrabasso al cembalo pel Ballo, Luigi Piontelli. Primo Flauto, per l'Opera, Zamperoni Antonio - pel Ballo, Rivetta Luigi. Primo Ottavino, Cantù Giuseppe. Primo Oboè, per l'Opera, Gonfalonieri Cesare - pel Ballo, Cesari Luigi. Primo Clarinetto, per l'Opera, Orsi Romeo - pel Ballo, Sassella Luigi. Primo Fagotto, per l'Opera, Torriani Antonio - pel Ballo, Borghetti Giuseppe Primi Corni, per l'Opera, Laurini Domisio - Languiller Marco. Primo Corno, pel Ballo, Mariani Giuseppe. Prima Tromba, per l'Opera, Falda Gaetano - pel Ballo, Priora Eugenio- Primi Tromboni, Bernardi Paolo - Balestra Luigi. Bombardone, Castelli Antonio. Prima Arpa, per l'Opera, Bovio Angelo - pel Ballo, Nardari Alessandro Gran Cassa, Marcellini Gaudenzio. Organo e Fisarmonica, Zarini Emanuele.
Direttore di scena, Bhom Gustavo. Ispettore per 1' Opera , Archinti Gaetano. Ispettore pel Ballo, Vigano Davide. Rammentatore, Gilardi Canzio. Direttore ed inventore delle scene, Cav. Gerolamo Magnani. Sostituto al signor Magnani, Giacopelli Giuseppe. Collaboratori della Scenografia Belò Pietro - Scaramuzza Camillo - Aschieri Guglielmo. Appaltatore, direttore ed inventore del Macchinismo, Caprara Luigi. Vestiarista proprietario, Zamperoni Luigi. Attrezzista proprietario, Gaetano Croce e Figlio. Fornitore proprietario dei Pianoforti, Erba Luigi. Fornitore delle maglie, Enrico Beati. Fiorista e piumista, Borroni Teresa - Parrucchiere, Ditta Venegoni. Gioielliere, Corbella Napoleone. Calzolaja, Maweroffer Rosa.
PERSONAGGI
PROLOGO
ARNOLDO, Principe Lituano Pantaleoiii Adriano
ALDONA, sorella di Arnoldo Mariani Maddalena
WALTER, sp so di Aldona Bolis Luigi
ALBANO, vecchio Vaidelota Maini Orniondo
DONNE LITUANE -- VECCHI — SOLDATI.
L°, 2.°, 3.° ATTO
CORRADO DI WALLENROD Bolis Luigi
ARNOLDO Pantaleoni Adriano
ALDONA Mariani Maddalena
ALBANO Maini Ormondo
VITOLDO . Dei-Fabbro Gio. Batt.
Un Araldo .
Duci - Cavalieri teutoni - Soldati germani e lituani - Franco-Giudici - Paggi - Guerrieri germani - Bardi - Menestrelli - Popolo - Abati - Monaci - Frati - Principe di Germania - Arcivescovo di Marienburge, ecc., ecc.
Dal prologo all'atto primo sono scorsi IO anni. La scena è a Marienburgo.
Variante a pagina 60
Nuova Aria di ALLONA
espressamente composta per la signora MARIANI.
Come lugubre e tetro il dì tramonta!
Sul bianco ammanto della terra, obliquo
Atro di sangue il sol fiammeggia. Un cupo
Eco lontano di singulti e pianti
Mi evocò dalle tenebre - Che speri?...
Sull' orme dei viventi
Qual pensier ti conduce
Squallida larva che nomossi - Aldona ?
Eiedi alla tomba! - Ivi il sospiro estremo
Esali il core dall'età consunto...
E dal soffrire... e dall' attender vano...
0 dolci sogni dell'infanzia mia... Care promesse d'un felice amor... Larve ridenti che il dolor finìa...
Fuggite dal mio cor. Già l'alma stanca spiega il volo a Dio Le vene agghiaccia della morte il gel... A Walter non darò l'estremo addio...
Noi vedrò più che in ciel!
(si odono alcuni squilli e lamenti lontani)
Sinistro uno squillo - un eco ferale Il vento gelato - mi reca sull'ale... Nell'ombra un mistero - si compie d'orror... Nel buio deserto - chi geme?... chi muor?...
Pietade, o ciel, di chi mancar si sente...»
Fra' ghiacci eterni, e aita in te sol ha...
Pe' morenti t'invoca una morente...
Tutti soffriam... pietà!...
(cadendo in ginocchio affranta)
CENNI STORICI
Nelle Note al Corrado Wallenrod di Adamo Michiewicz , leggiamo quanto segue: — Noi abbiamo qualificato il nostro poema col titolo di Novella storica, perchè i caratteri dei personaggi che vi figurano, come i fatti più importanti, hanno una impronta di verità. Le cronache del- l'epoca sono talmente oscure, che per farsi una idea generale degli avve- nimenti, è d'uopo ricorrere alla congettura. —
Corrado Wallenrod ha egli realmente esistito? — Su ciò non può am- mettersi dubbio ; come non è dubbia l'azione fatale di lui, onde la terribile sposanza dell'Ordine teutonico fu scossa e soggiogata. La tradizione non va più in là: e noi dobbiamo alla ardita e fervente fantasia dell'illustre poeta polacco l'ipotesi, d'altronde molto verosimile, che Corrado, di origine Lituano, entrasse nell'Ordine dei Teutoni col proposito di dominarli e di vendicare l'oppressa sua patria, trascinandoli all'estrema rovina.
Due parole sulla origioe e sugli statuti dei Franco-Giudici. Allorquando, nel medio evo. i duchi ed i baroni commettevano impunemente ogni sorta di delitti, venne a formarsi una società i cui membri, gli uni, agli altri sconosciuti, si obbligavano con giuramento a punire i colpevoli senza ri-
I Lituani
1
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guardo a vincoli di amicizia o di sangue. Profferita una sentenza di morte, i Giudici la annunziavano al condannato, gridando sotto le finestre della sua casa, o in altro luogo da lui frequentato, quel Veh formidabile, onde poi la società prese il titolo di Veheema. — Stranissimi riti accompagna- vano le segrete adunanze, le denunzie e le condanne ; fra gli altri, quello di appuntare le spade al cuore del colpevole, effigiato sovra il Gran Libro. Nel poema di Adamo Michiewicz, una di queste adunanze è descritta a larghi tratti, ciò che Goethe avea fatto prima di lui nel suo Góz di Berlikinga. L'autore del libretto, per ragioni di opportunità teatrale che di leggieri si indovinano, non riprodusse integralmente quella scena, dove Corrado viene proclamato tre volte traditore.
La religione dei Lituani era una strana mistura di idolatria e di cri- stianesimo importato. — IYaydeloti, i Ligonoti, ecc. ecc., rappresentavano, nei riti solenni, la parte del sacerdote e del bardo. Fra le molte divinità fantastiche , erano oggetto di speciale e simpatica venerazione le Willi, creature incorporee o diafane, punitrici del misfatto o messaggiere del celeste perdono.
A. (xliislanzoni.
)
PROLOGO
PROLOGO
Spalti di un Castello.
A. sinistra mura diroccate da cui si domina vasto spazio di paese. A destri una gradinata che mette al Castello. — È vicina la notte.
Albano, Donne, Famigli e vecchi Lituani.
Albano (guardando dalle mura)
Orrenda vista ! . . . Le lontane valli Sembrano un mar di fuoco - I rosseggianti Gioghi... le torri... i ruderi difformi Dei castelli abbattuti eruttan nembi Vorticosi di fumo. - In quelle tetre Caligini agitarsi Come funerei spettri Ecco i germani corridori!...
(rifuggendo costernato) 0 patria!
0 Lituania mia...
Chi ti soccorre? - De* tuoi forti figli Prostrato è il braccio e ti abbandona Iddio!...
Àldona che viene dal Castello con seguito di donne e famigli, e Betti.
Aldona
( agitata)
Quali novelle ?... Arnoldo ancor dal campo Non ritornò ?... Walter con esso uscìa Stamane...
Albano
Ultimi sempre A ritrarsi dal campo i generosi. Una triste giornata ohimè! si compie.
Aldona
Tanto terror giammai Non invase quest'alma.
(volgendosi al Coro)
Al cielo alziamo
La prece della sera...
Tutti
Ah sì! preghiamo!...
/ Preghiam pei vegliardi scorati e fuggenti, Preghiam per le madri pensose e gementi Che al bacio dei figli sospirano invan. Preghiamo pei forti che caddero estinti, Preghiam per la fede suprema dei vinti, Pegii orfani ignudi che attendono il pan.
Albano
Preghiam che al riscatto del popolo oppresso Insorga il gigante dai bardi promesso Chiamando a vendetta gli spersi guerrier.
ìli
Tutti
Preghiam che in quel giorno dai tetri burroni
Siccome ruggito di mille leoni
Eccheggi un sol grido : va fuori, stranieri
Walter, Arnoldo, pochi soldati e Detti. Aldona
(correndo incontro a Walter e ad Arnoldo che vengono dal ponte) Walter... f ratei...
Arnoldo Sventura a noi! Tutti
Perduti!
Arnoldo
Caddero i forti invan - Il tradimento Vinse il valor... Un condottiero il campo Abbandonava...
Albano E il traditor?... Arnoldo
Yitoldo..:
Tutti
Infamia eterna a lui!...
/ Lituani
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Aldona
Nè via di scampo
Eimane più?
Arnoldo
Sol una.
Aldona
Quale?
Arnoldo Yieni... e il saprai...
Aldona
(a Walter)
"Walter, tu resti?
Walter
Qui attenderò.
Albano e Coro Quale mistero !
Aldona
(avviandosi verso il Castello) Io tremo...
Arnoldo
(dalla gradinata volgendosi al Coro)
Fratelli: all'are vi prosternate... La vostra fede nel duol temprate... Termi a combattere, pronti a morir !...
Albona
(presso al Fratello guardando Walter)
Giammai noi vidi così turbato... Qual ne sovrasta tremendo fato? Un mortai gelo mi scese al cor.
Walter
(da se con dolore)
Sì bella... e giovane... e amata tanto... Abbandonarla dovrò nel pianto... Fra noi per sempre l'abisso aprir !...
Albano
Morta è la patria... tutto è perduto... 0 vecchio bardo, spezza il liuto... Canto di schiavi non sale al ciel.
Cobo
Pria che vederti, patria adorata, Dagli empi Teutoni contaminata, A noi fia gaudio per te morir.
(Arnoldo e Aldona entrano nel Castello seguiti dal Coro)
Walter - Albano.
Walter (appressandosi ad Albano)
Mio vecchio Alban... noi partirem fra un'ora.
Albano
{riscuotendosi)
Che intendi?
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Walter
(additando il Castello)
Un grido di dolore immenso Da quelle antiche sale Fra poco eccheggierà - Misera Aldona! Mia sposa... angelo mio... qual diverrai Àllor che dal fratello Il tremendo tuo fato apprenderai! Sì... nartirem!... Due corridori al varco Ci attendono del ponte.
Albano
(con gioia)
E sarìa vero? L'alto disegno ch'io nel cor ti posi... Che da gran tempo in te fremea...
Walter
Compirlo
Io decisi... o morir...
Albano
(con entusiasmo)
Sia benedetta L'ora che a te, schiavo in germana terra, Paterno istinto di pietà mi avvinse! Benedette le veglie in cui ti appresi Della patria lontana il santo amor ; E gli inni ardenti onde nel cor ti accesi L'abbominio del Teutono oppressori...
Walter (prorompendo con fuoco)
Pera l'idra fatai che al mondo intero La schiavitù minaccia e lo squallori...
Albano
Di sua fralezza a noi noto è il mistero... E il mostro orrendo feriremo al cor.
Walter
Sui demoni crociati il poter mio
Col delitto e le stragi innalzerò...
E il tempio infame... i sacerdoti... il Dio
Nel gran giorno dell'ira abbatterò.
Albano
Oh! ch'io t'abbracci... ch'io ti chiami figlio Walter
Mi sarà guida il tuo paterno amore.
Or va - qui Aldona rivedrò - profferto
Fia qui l'addio fatale
Che dall'angelo il dèmone per sempre
Dividerà.
Albano Bada ! il suo duol potrìa...
Walter
Non paventar! Tutto il tremendo abisso Già misurai... Forte son io.
Albano
Ti attendo...
Walter e Aldona*
Walter (gettandosi ai piedi di Aldona)
Mia sposa.», angelo mio... pietà... perdono
Aldona {rialzandolo)
Sorgi... e la voce del mio core ascolta.
(con calma solenne) Walter... da me tu parti... Tu infrangi il nostro amor... Yano sarìa pregarti, Fia muto il mio dolor. La folgor non si arresta Per lacrime o sospir, In terra a me non resta Che piangere e morir... Ma per morir beata, Walter, sol basta a me Questo pensier, che amata Un tempo io fui da te.
Walter (con passione)
Aldona ! io t'amò ancora !
Aldona
(con accento di rimprovero)
Perchè mentir vuoi tu? Un dì mi amasti... ed ora So che non m'ami più.
Walter
Crudeli del nostro addio Perchè tu inaspri il duolo?
Aldona
Se amata ancor foss'io... Non partiresti solo... Concesso a me sarìa
I passi tuoi seguir... E della patria martire Al fianco tuo morir.
Walter
II mio cammin qual sia Dunque... tu ignori ancor...?
Ebben... mi ascolta... e fremerai d'orror.
Notte cupa è il mio cammino
Di delitti e tradimenti,
È il deserto ove Caino
Giurò l'odio dei viventi.
Pria ch'io renda al Lituano
La perduta libertà...
Per me a fiumi il sangue umano
Sulla terra scorrerà.
Aldona
(atterrita)
Cielo!
Walter Tu tremi... Aldona...
Aldona
E non arretri
Tu pure inorridito Innanzi a questo abisso Di sciagure e di colpe ?
Walter
Maledetto
Chi mi vi ha spinto!... Anatèma su voi Esecrati satelliti di Roma...
Per cui santa è la guerra
Del fratricidio... e solo omaggio a Dio
Spegner le vite e desolar la terra.
{conducendo Aldona verso le mura) Vedi laggiù quei fuochi? È un rogo solo La Lituania - dei germani al carro Aggiogati i fratelli - i dorsi ignudi Sotto la verga dei feroci sgherri Gemono sangue...
Aldona
(coprendosi il volto) 0 patria mia... o patria mia..
Walter
Tale è il destin serbato
A tutti noi... tale sarebbe, o Aldona,
L'avvenir de' tuoi figli...
Aldona
Ah ! no ! va, parti !
Come sposa un dì t'amai, Ora un Dio per me sarai... Vivrò mesta... il ciel pregando... Alla patria... a te vivrò.
Walter
Tale, Aldona, era l'amore Ch'io chiedeva al tuo gran core ; Alla patria, a te pensando, L'universo io sfiderò.
Albano
(dall' 'interno)
Walter!
Walter
Mi chiama Iddio..
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ALDONA )
Mi abbraccia e parti.
Aldonà - Walter Addio !
Disgiunti per poco Da un fato crudel, In libera patria
Ci rivedremo... o martiri nel ciel.
Arnoldo, dal Castello.
Walter
Arnoldo... a lei soltanto Rimani... or tu.
Aldona
(al fratello, reprimendo le lagrime)
Frate!...
Arnoldo
(abbracciando Aldona)
Fa cor..-!
Aldona Ti frena o pianto...
Walter
Forza le doni il ciel!
(Walter si allontana rapidamente. Aldona si abbandona piangendo nelle braccia del fratello).
Fine del Prologo.
)
ATTO PRIMO
ATTO PRIMO
Piazza della Cattedrale di Matfenburgo.
Le case sono parate a festa.
Popolo che irrompe festoso nella piazza: quindi Vitoldo e Duci - Albano, in disparte osservando.
Popolo
Nel gaudio salutiam Del fausto dì l'albori Ad incontrar moviam L'Eletto del Signor!
Yttoldo
Corrado Wallenroocl ! uno stranieri
Donne (con enfasi)
Un valoroso, Un generoso, Che di sua fama La terra empì.
VlTOLDO
Cai Duci)
Popolo
Egli sui lidi Ispani De'Mauri fu il terror, Passò fra i Mussulmani Qual Dio vendicatori Giusto è ché a lui dell'Ordine Spetti il supremo onor.
(sopr 'aggiunge un drappello di giovinette e di garzoni, che gettano fiori e intrecciano danze).
Un libertino 'Dedj^r al vino, Che in orgie infami Consuma i dì...
/
Coro
Festose canzoni 0 Bardi intuonate ; Fanciulle, garzoni, Le danze intrecciate ; Per voi nel tripudio Dei balli, dei canti, La terra si ammanti Di vergini fior!
VlTOLDO
(da se)
L'ambito potere Colui m'ha involato, Nemico imfdacato Per sempre mi avrà !
I
Albano
(Si esplori ogni volto , Si noti ogni accento : Un tetro sgomento Nell'alma nii sta).
(Squillo di trombe - Il popolo si porta in fondo alla piazza ad osservare. I garzoni' e le giovinette intanto si schierano sulla gradinata del tempio). I
I Lituani... i dieci prigionier
Che in omaggio al supremo cavalier,
Siccome il rito vuol ,
Morranno al nuovo sol.
(si avanzano lentamente i prigionieri incatenati, sospinti dagli sgherani)
Giù44l-4$]HU^ ! . . .
A terra! a terra,
Sulla soglia di Dio, pagani immondi !
(i prigionieri piegano i ginocchi estenuati. Balla Cattedrale partono i suoni dell'organo).
Spirito creator Su lui discendi ! Kavviva la sua fede E l'inconsunto ardor In sen gli accendi!
Popolo
Duci
Voci interne
Prigionieri
Già l'ultimo martir Si appresta a noi... Questi feroci Teutoni
Vedran come a morir Vadan gli eroi!
£0
VlTOLDO
(Di quelle preci il suon M'è insulto e sfida... E il pianto di quei miseri Che un traditore io son A.1 cor mi grida).
Albano
Il vindice guerrier Gran Dio tu ispira! Afferma la sua fede! Nel trepido pensier, Eaccendi l'ire!
Popolo e Duci
L'Eletto del Signor Ora vedremo... Dal labbro suo fatidico L' inno di guerra ancor Tuonare udremo !...
Un Araldo
(seguilo da soldati che scendono dalla gradinata della Chiesa). Aprite il passo!
Tutti
Omaggio Di Cristo ai cavalieri...
, (dalla chiesa esce V Arcivescovo di Marienburgo, con seguito di Abati, Monaci, Frati, ecc. Quindi il Principe di Germania dal fondo della piazza, seguito dai Cavalieri, Araldi, ecc.)
Teutoni, Popolo e Duci
Sul brando la mano, La croce sul petto, Dell'Ordin sovrano Si avanza l'Eletto...
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Echeggi dal Tempio Tua voce alle genti, Speranza ai credenti , Degli empi terror.
(Corrado, preceduto dai Cavalieri Teutoni, si presenta sulVaìto della gradinata, vestito da Gran Maestro dell'Ordine Teutonico. Al suo fianco V Arciconturo, Albano, Scudieri e Araldi. Tutti chinano la fronte ; l'Arcivescovo ed il Principe consegnano a Corrado le insegne e gli emllemi dell* Ordine Teutonico).
Corrado
Umil soldato della Croce, indegno Ministro del Signore, omaggi vani Per me non chieggo - Un'alta meta il cielo Prefisse all'opre mie - Or chi potrebbe Quella meta vietarmi?... Dalla polve Voi mi elevaste al più sublime trono... Per voi, fratelli, onnipotente io sono!
Tutti
Arnese vano Nella tua mano Di Dio la spada Non resterà...
Guerra!... Morte ai Pagani!...
Vitoldo e Duci Sterminio ai Lituani!...
Corrado
(con impeto)
Chi ardisce?... (reprìmendosi) No! la voce Questa non è che dei redenti al core Parlava un dì la Croce- Delie spietate guerre
Cessi l'obbrobrio ornai - cessili gli immani Sacrifizi! di sangue!...
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Àgli schiavi idolatri... ai prigionieri
Sien sciolte le catene...
Tale è il comando che da Dio mi viene.
{Corrado preceduto dagli Scudieri discende dalla gradinata; dietro lui, gli Abati, Monaci, Cavalieri Teutoni, ecc., ecc.)
Teutoni
Pel labbro ispirato Il cielo ha parlato... Chi mai , chi resiste Del cielo al voler ? Sia gloria all'Eletto Dell'Ordin sovrano, All' arbitro, al Duco Dei nostri pensier !
Popolo
Pel labbro ispirato Il cielo ha parlato... Chi mai, chi resiste Del cielo al voler? Sia gloria all'Eletto Dell'Ordin sovrano, Al pio sacerdote, Al prode guerrieri
Vitoldo e Duci
Nel fiero sembiante , Nell'occhio fiammante Eiflessa è l'ambascia Di un cupo mister... Del cielo all'Eletto La fronte pieghiamo... Sia gloria ed omaggio Al prode guerrieri...
PRIGIONIERI
Sien grazie al potente, Sien grazie al clemente
Che a noi della patria Kiapre il sentier !... Per sempre ai redenti Sui lidi lontani Fia sacro il tuo nome, Pietoso stranieri...
(Il corteo s'allontana, seguito dai duci e dal popolo - ultimi i prigio- nieri, che si dispèrdono. La piazza rimane sgombra. Non rimane più che uno dei prigionieri, il quale con occhio attoidio accompagna la folla).
Arnoldo*
Ciò che udii... ciò che vidi... E non è questo
Un sogno schernita ?„. Demente forse
Di due lustri la tenebra e l'affanno
Mi resero così, che di -fantasmi
Tutta si investa all'occhio mio la luce?...
Non è delirio il mio... caddero i ceppi...
Questa che il sen mi inonda è la serena
È la pura... la santa aura de'cieli...
No! delirio non è!... ben era desso
Il mio Walter... l'amico... il frate! mio...
Qual altro esser potea l'angiol pietoso
Che dalla tomba a ridestarmi venne?...
0 rimembranze... Gioie... speranze
Della mia prima, avventurosa età...
Tutte rivivere
Vi sento in cor
In questo nuovo albor
Di libertà !
Dio ti ringrazio
Del lungo strazio
Che sì immenso gioir mi preparò!
Perdona... assolvi
Lo sciagurato,
Che nelle tenebre
Dal duol prostrato..
Ogni fede smarrita, a te imprecò!
(si inginocchia sui gradini del tempio).
Aldona; in abito da pellegrino, e detto.
Aldona
(arrestandosi spossata)
Affranta son, pure alla meta io giunsi... Già la notte si avanza... Ove un asilo Mi fia dato trovar? - Città fatale, Covo nefando di crociate jene, Tetra sei tu siccome a me ti pinse Il pensier di tue gesta inorridito
(vedendo Arnoldo)
Un uom che prega! l'umil veste, il pio
Fervor... tutto mi dice:
Aldona... ei t'è fratello... è un infelice...
Arnoldo
(alzandosi)
Presso Walter si corra...
Aldona (timidamente ad Arnoldo)
Perdonate..
Arnoldo Qual voce!... un pellegrino!...
Aldona
Una infelice donna
Che da confin remoto
Qui venne a sciorre un voto.
Arnoldo
Lituana all'accento...
Aldona
(commossa)
E voi... voi pure?... Arnoldo
Nelle valli di Kowno il sole io vidi...
Aldona (con crescente commozione)
Che intendo!... e voi la patria Abbandonaste... (Oh! come Mi batte il cor!)
Arnoldo
Qui i Teutoni Mi trasser prigionier... Ma voi!... (gran Dio! qual'ansia!...)
Aldona (animatissimo)
Il nome... il vostro nome... Deh !... per pietà svelatemi...
Arnoldo
Arnoldo...
Aldona È dunque ver!...
Fratello...
Arnoldo
Aldona!... Ah! dimmi Ohe folle non son io...
Aldona
(abbracciando Arnoldo)
Tel dica il bacio mio... E il pianto del mio cor.
Arnoldo
Come qui giunta?...
Aldona (interrompendolo)
In carcere
Languisti?...
Arnoldo
I casi miei Ridir che giova?... libero... Felice appieno or son!... Ma tu?... dentro le mura D'un chiostro io ti lasciai...
Aldona
Nel chiostro la sventura v Si oblia... l'amor giammài; Là... delle suore ancella Piansi... pregai... soffersi...
07- a i
Ma il voto non proffersi , Mentito al ciel non ho. Walter fu sempre il Dio Che nel mio cor regnò.,.
]/ V K^V~*"; ; . . Arnoldo
E tu di rivederlo Sempre sperasti?
Aldona
Da più dì una voce Mi gridava nel cor: va!... parti, Aldona, Di Marienburgo sulle vie ti reca... Ivi il fato si compie... ivi il tuo sposo... Ivi l'amante... il Nume Dell'oppressa tua patria incontrerai...
E sola... in veste da pellegrino Oorsi anelante l'aspro cammino... E qui venuta, nell'ombre avvolta Del suo trionfo... sperai gioir, E dirgli: t'amo, anco una volta.. E benedirlo pria di morir.
0? / v-V £^
Arnoldo
Ebben... lo sappi... gioisci, o suora; Del dì promesso spuntò l'aurora... Walter io vidi... Walter è qui...
Aldona
Tu... lo vedesti?
Arnoldo
D'oro fulgente... Al par di un Nume bello e possente.
I Lituani
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Aldona
(con gioia entusiastica)
Tu lo vedesti!!!
Arnoldo
(additando la chiesa)
Da quella soglia Ei parlò ai vinti pace e perdon... La man sull'elsa... la croce in petto , Mite all'accento, fiero all'aspetto, Tremate, o Teutoni ! dicea col guardo , Del cielo vindice la spada io son.
Aldona
(col massimo entusiasmo)
Ei qui respira... qui regna... ed io Era le sue braccia non volo ancor?
(Ad Arnoldo)
Vieni...
Arnoldo
Né pensi?...
Aldona Con noi sta Iddio !
Voci interne
Largo ai giullari... ai trovator !... Dei cavalier la festa Corriam a rallegrar!
Arnoldo
Quai voci!
Aldona
Odi fratel?
Arnoldo
I trovatori, i bardi... Che muovono al castel!...
Menestrelli* Aldona, Arnoldo*
Menestrelli
Sull'arpe volate Festose ballate, Sorrisi giocondi, Facezie d'amor ! La notte si inondi Di canti, di suoni, E un gaudio celeste Eespiri ogni cor !
Arnoldo- Aldona.
Del lieto drappello Sull'orme muoviamo, La fede ci guidi, Ci ispiri l'amori
(muovono per seguire i menestrelli)
Albano, e detti
Albano
{facendosi incontro ad Arnoldo)
Straniero... Lituano... Ove ti inoltri?
Arnoldo
Albano !
Albano (riconoscendolo)
Oiel !...
Aldona
Ne ravvisi?
Albano
(sommessamente)
È osate? Incauti, che sperate?...
Aldona
Vederlo... la sua voce Udir...
Albano Qual ansia atroce!...
Arnoldo - Aldona
Il varco a tutti è aperto Vietato a noi sarà?...
Albano (come inspirato)
Ah! no... Qui Iddio vi adduce! Venite a questo cor !... Della superna luce Sento irradiarmi ancor! Cauti seguitemi!...
Arnoldo-Aldona
Teco noi siamo!... Ogni tuo cenno Compier giuriamo...
Aldona - Arnoldo - Albano.
Fermi, prudenti, In Dio fidenti... Pronti a combattere, Pronti a morir!
(escono insieme)
Fine dell'Atto I.
ATTO SECONDO
ATTO SECONDO
Grande Sala nel Castello di Marienburgo.
Corrado è assiso a mensa tra i Cavalieri teutoni, Titolilo, Duei germani. - Sul davanti i Trovatori, Menestrelli, Schiavo mo- resche e saracene, Paggi con anfore di vino - Albano che si ag- gira esplorando.
Corrado
(alzandosi e levando la coppa)
Esultiamo nel nome del Signor!... E il nappo allegri i cor!...
(tutti si alzano levando le coppe e ripetendo le parole di Corrado).
Vitoldo e parte del coro (sommessamente)
Ombrata ha la fronte Di foschi pensier... Sfavillano i lampi Dall'occhio sever...
I TAtnavi
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Corrado
(con impeto)
Esultiam nel Signor!... Pur, io non odo Che un mormorio sinistro Di fioche voci - a funebre corteggio Adunati non siam... No! per Iddio!...
Monaci fummo del tempio ai riti, Qui siam guerrier... La pazza gioia vuoisi ai conviti- Mano ai bicchier!
(scostandosi dalla mensa e portandosi sul davanti della scena fra % Menestrelli e le Donne)
Dal letargo vi destate , Menestrelli e Trovatori! Su ! cantate - su danzate , Vaghe figlie dei Ee Mori! Nel fragor dell'orgie insane Mille affanni il core oblia... S E una notte di follia
Tutti
(alzando le coppe)
La pazza gioia vuoisi ai conviti... Mano ai bicchier !
Corrado
Di alti eventi affretta il dì!
Tutti
Su, cantiamo ! su , danziamo ! Nelle coppe il vin mesciamo... E qui regni la follia Fino al sorgere del dì.
(si ammano le Schiave Andaluse c dan principio alle danzeì
m
Menestrelli
Come rosa d'aprii,
L'Andalusa è gentil,
La bruna andalusa dal passo leggier.
(ai paggi sporgendo le coppe) Che giova? dal cor Si sgombri l'amor!
- Bel paggio, ti accosta, mi colma il bicchieri
Albano (appressandosi a Corrado)
Del Lituano suol,
Walter, rammenta il duol...
Nè il sole ti abbagli del nuovo poter.
Corrado (con tristezza allontanandosi)
Va! tu mi strazii il sen...
Un'ora, un'ora almen,
A me sia concessa di tregua e piacer!
(si avanzano le schiave greche danzando)
Menestrelli
In grazia ed in beltà
La greca ugual non ha,
La greca superba del fulgido crin.
Che giova ? - dal cor
Si sgombri l'amor!..,
- Bel paggio ti accosta - la gioia è nel vini
Albano
(da sè guardando Corrado)
La voce dell'amor
A lui rinfiammi il cor...
E ornai della patria si compia il destili.
(si allontana inosservato)
48
Teutoni - Duci
(alzando le coppe)
A te gloria e poter, Supremo cavalier !
Corrado (dominando la scena)
Dei vostri destini son arbitro o re !
(finiscono le danze)
Corrado
» A piene mani l'Or
» Si versi ai trovatori...
(breve pausa - Corrado torna sul davanti della scena e passeggia con aria cupa)
Ma di danze lascive e molli canti Già noiato son io - Non avvi un bardo Un fiero Vaidelota in mezzo a voi, Che ruggisca un gagliardo inno da eroi?
Teutoni
Dalla pupilla ardente L'ira apparisce...
Vitoldo
(sedendo a destra)
(Si ascolti ! Il vin sovente L'alma tradisce)'.
Corrado
Di selvaggia canzone io vuo' gli accordi, Come il soffio del mar cupi e frementi... Come l'ebbrezza di un dannato ardenti.
Teutoni
Le pugne, le vittorie... Del possente ordin nostro...
49
)
Arnoldo e Aldona in abito di bardi, col cappuccio abbassato sul volto Albano che apparisce in fondo della scena - Detti.
Arnoldo
Il bardo è presto!
Corrado
(ad Arnoldo)
Ti avanza... e canta...
Coro Uno stranieri
Arnoldo
(ad Aldona)
0 giovinetto.
T'assidi,
Aldona
{sedendo)
Ah! il cor mi manca...
Vitoldo
(ai germani)
I volti
Perchè celan cbstor?...
Albano
Lo ispiri il cìel !
Tutti
Si ascolti Lo strano trovatori...
Arnoldo
Sui lituani fiumi io vidi il sol,
E la mia patria io canto;
La dolce patria, un dì fiorente e lieta...
Oggi albergo di tenebra e di pianto.
Mia voce è l'eco d'un immenso duol
Che a Dio la terra innalza;
È il soffio irato, è l'onda irrequieta
Che il fato degli umani agita e incalza.
L'angiol tremendo io sono
Che in mezzo ai nembi appar,
Dalla cruenta polvere
I morti a ravvivar!
Corrado
(La sua voce turbato m'ha il cor).
Coro
Si allontani il sinistro cantori Arnoldo
La Lituania è morta - ecco un guerrier
Sorge dal tetro campo...
Di tremenda vendetta un grido ei rugge...
La procella ha nel cor, negli occhi il lampo
Ov'è desso? - sparì - Quale è il sentier
Che il desolato imprende?
Un cor di donna in lacrime si strugge
E per due lustri nel dolore attende...
Oh squilli alfìn la tromba
Nunzia di libertà,
E un popol dalla tomba
Tremendo sorgerà!...
Corrado
(fremendo)
(Che il mio segreto sia noto a lui?...)
Alcuni
Fuor dalla sala vada costui!...
Altri
Canti ai briachi le strane fole !...
Albano
Che farà desso?
Corrado
{avventandosi ad Arnoldo colla s])ada sguainata)
Sì: Dio lo vuole!... Muoia l'audace!...
Teutoni (sorgendo con ira)
Muoia !
Aldona
(lanciandosi fra Corrado e Arnoldo e scolorendo il volto) Ei m'è fratel...
Corrado (arretrando)
Aldona!..,
Arnoldo (rialzando Aldona)
Incauta !
Albano
(a Corrado) Tson tradirti!...
Corrado (ai Teutoni impetuosamente)
A terra..
A terra i brandi!
(getta la spada)
Coro Tu lo imponi?
Corrado
(con gesto solenne)
Il cieli.
Coso
(sottovoce)
Il subito terror... Lo strano suo pallor Chi mai potrìa spiegar?... Affascinato ei par...
(Breve silenzio, Corrado guarda fissamente Aldona, die si tiene in disparte jnesso Arnoldo).
Aldona
(da se con entusiasmo guardando Corrado)
10 lo riveggo - e schiudesi
11 cielo al guardo mio...
Io lo riveggo, e lacrime, Terror, nm^grsi, oblio., Io lo riveggo - e lieta Ora potrò morir!
Arnoldo
Come tuonò fatidico Dell'ira sua l'accento*! — Dei Lituani il fremito In quella voce io sento... La invitta fè del martire, E del leon l'ardir...
Corrado
(ad Albano)
A stento i moti... l'ansie Del core amante io freno... Ah! nel sembiante l'anima Ch'ella mi legga almeno... T'amo : le dica il guardo, Se il labbro noi può dir...
Albano
(a Corrado)
Su te cent'occhi vegliano... Ti frena , o sei perduto... Ti ispiri amor di patria, Ogni altro amor sia muto... Ella che soffrì tanto Insegni a te il soffrir!...
VlTOLDO
(guardando Aldona)
(Qual lampo il cor m'irradia!...
Sui Lituani lidi
Di giovinezza fulgido
Già quel sembiante io vidi...
- Aldona... Aldona è dessa...
Figlia di Kowno al SirL.)
I Lituani
54
Menestrelli - Trovatori
Mal venga al bardo estraneo Che osò turbar la festa! Al suon dell'arpa lùgubre Già insorge la tempesta... Ire, furori e lacrime Sottentrano al gioir...
Teutoni - Duci
La croce all'aure sventoli- si snudino le spade... D'irato Dio la folgore Strugga le ree contrade... Ne delle sperse genti Più resti il sovvenir!...
Corrado
(accennando ad Arnoldo e ad Aldona)
Qui prigionier rimangano costoro... Albano, a te li affido...
(volgendosi ai Teutoni)
La festa riprendiam ! - Doman, tremendo Qui tuonerà della crociata il grido.
Nelle coppe il vin versate - Su, cantate! su, danzate! E una notte di follia D'alti eventi affretti il dì!
(vengon riprese le danze)
Tutti
cantiamo ! su, danziamo ! Nelle coppe il vin mesciamo ! E qui regni la follia Fino al sorgere del dì!
55
Aldona
)
Un suo sguardo mi ha beata... Ora io sfido ogni martir... ■
Arnoldo
Per la patria sventurata Solo or chieggo di morir...
Albano
0 mia patria, vendicata Ti vedrò pria di morir!
Vitoldo - Duci
Se una trama è qui celata, Noi sapremo il reo punir.
(Aldona e Arnoldo partono con Albano. Corrado rimonta verso la mensa. Tutti alzano le coppe. - Orgia animatissimaj.
"j
Fine dell'Atto secondo.
/
ATTO TERZO
ATTO TERZO
SCENA PRIMA. Le rovine di un Chiostro.
In fondo della scena, promontorii e vallate coperte di neve. — Sul davanti lo spaccato di un oratorio. — Un piedestallo sormontato da una croce. — È il tramonto.
AW alzarsi del sipario, si veggono soldati che fuggono, ed altri che sor- retti dai compagni discendono lentamente dai gioghi.
Sul davanti della scena , donne e fanciulli che pregano in ginocchio ai piedi della croce.
"Soldati-Donne
Pietà dei soffrenti - pietà dei morenti Che indarno han lottato - coir ira del ciel!
La fame j? uccide, j? assidera il gel. (Le donne muovono al soccorso dei soldati e con questi si allontanano)
Aldona esce dalla porta che fiancheggia Vallare.
Come lugubre e tetro il dì tramonta !...
Sul bianco ammanto della terra, obliquo,
Atro di sangue il sol fiammeggia. Un cupo
Eco lontano di singulti e pianti
Mi evocò dalle tenebre - Che speri?...
Sull'orme dei viventi
Qual pensier ti conduce
Squallida larva che nomossi Aldona?...
Riedi alla tomba! - Ivi il sospiro estremo
Esali il core dall'età consunto...
E dal soffrire... e dall'attender vano...
(con accento desolato)
E da tre mesi io soffro e da tre mesi attendo... E balzo dalle tenebre ad ogni suon che intendo ; E colla morte in volto, e colla febbre in cor, Inseguo una chimera che da me fugge ognor ! Per balze lontane, per valli e torrenti Errante, smarrito, trasvola il pensier: E là... fra il singulto di mille soffrenti Si arresta alla tenda di un noto guerrier... Mio Walter! mio sposo ! ti scuoti, ti desta! Perchè sui guanciali reclini la testa? Ohimè!... la tua fronte s'è fatta di gel... È muto il tuo labbro siccome un avel...
( muove per entrare nel sotterraneo)
Albano, Corrado, Aldona.
Albano (a Corrado in disparte)
Aldona è là - Compiesti
La tua promessa - ecco... la mia qui adempio.
(si allontana)
Corrado (appressandosi ad Aldona)
0 istante!... Aldona...
Aldona
Ai cieli Dunque rapita io sono?
Corrado
(con trasporto)
Vieni... le braccia schiudimi, Angelo del perdono...
Aldona
(lanciandosi nell'amplesso di Corrado)
Walter!
Corrado
(con entusiasmo) Io son redento ! . . .
Aldona
Felice... ora morrò!...
Corrado
Mai più disgiunti saremo in terra...
Aldona
Cessata è dunque la orrenda guerra ?
Corrado
Sì, della patria compiuto è il fato... Del dì invocato - l'alba spuntò...
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Aldona
(con espressione di immenso dolore)
Ahi!... troppo tardi!... Chi del passato L'estasi sante ridar ci può?...
Corrado
Molto gioisce chi molto ha pianto...
Aldona
E tu... mio Walter... tu speri ancor?...
Corrado
(con trasporto) Io t'amo, Aldona - tu m'ami tanto!...
Aldona
(sospirando angosciosa) E il gel di morte... mi serpe in cor...
Corrado
Noi torneremo alla romita valle Ove il tuo cor per sempre al mio si unì. Sul margin d'ogni rivo, in ogni calle, Troverem l'orme dei beati dì... Un eliso di gaudii Iddio ne addita ( In quel sereno e riposato asil; Là, nell'autunno della stanca vita, Per noi degli anni rivivrà l'aprii.
Aldona
Perchè al core mi pingi un paradiso Che gli occhi miei non rivedran mai più? Già la morte ho nel sen - guardami in viso.. Spenta è colei che Aldona un tempo fu.
Sulla mia fronte dall'età solcata, Un sorriso più mai non brillerà... Sol nella tomba rivivrò beata Se un pensiero d'amor mi seguirà...
(squillo di campana)
Corrado
(rabbrividendo)
Cielo!...
Aldona
Qual suono!
Corrado
Un brivido Perchè mi scese al cor !
Voci interne
Sciagura! anatema! Giustizia suprema !
Aldona (atterrita guardando Corrado)
Che hai tu? Perchè smarrito Erra il tuo sguardo ?
Corrado
(con disperazione)
Aldona ! Perduto io son... tradito!
Aldona
Ciel!...
Corrado
Dei sicarj atroci Non odi tu le voci?... (In mano di quei demoni, Lo giuro, io non cadrò!)
(volgendosi ad AìdonaJ
Addio!...
ALDONA
Mi lasci?...
Corrado A Marienburgo io volo...
Ivi stanotte Arnoldo I nostri guiderà.
Aldona Pia vero?... E Aldona?
Corrado (conducendola presso l'Oratorio)
Celata in quelle tenebre Per me a pregar rimani...
Aldona
(guardandolo fissamente come per {scoprire il suo secreto)
Tutta la notte in lacrime... In preci io veglierò... Ma tu... amor mio ?...
Corrado
[svincolandosi disperatamente dall'amplesso) Domani...
0 più non tornerò...
(si allontana a passi precipitati. Aldona si trascina presso la porta del- l'Oratorio).
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VitoldOj Franco-Giudici, Àldona in disparte sulla porta dell'Oratorie.
VlTOLDO
(avanzandosi coi compagni fino al pie della croce)
Qui della croce al piè - gli acciai- snudiam ! E un grido di vendetta al cielo alziam!
Tutti
(sguainando le spade)
Corrado Wallenrood, sciagura a te!
Aldona
(in disparte)
Tutto or comprendo - egli è perduto! - ohimè! Yitoldo
Sciagura al vile che patria e nome Osò mentir!
Coro
Eeo lituano - empio pagano, Pel nostro ferro dovrai morir !
VlTOLDO
Là, tra gli agguati di stranie genti Bi ci guidò!...
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Coro
A mille, a mille, di fame e stenti, I nostri figli morir lasciò.
Vitoldo
(con mistero)
Schiuse domani - ai Lituani Saran le porte della città.
Coro
(prorompendo) Nè pria la morte su lui cadrà?
Tutti
Brevi son l'ore... Che più restiam? Del traditore L'orme seguiam ! No! questi acciari Non deporremo , Se prima spento Quel vii non è...
Corrado Wallenrood... sciagura a te!
(partono rapidamente)
ÀLDONA
(seguendo i Franco-Giudici con passo vacillante)
Arrestate! Arrestate!... 0 Walter mio...! Corro a salvarti od a morir con te.
SCENA SECONDA.
Sala nel Castello di Marienburg
Corrado ed Albano.
Corrado
(entrando agitato)
Albano!... Alban!...
Albano Teco son io.
Corrado
Nè ancora
Il segnai sfolgorò?...
Albano
Nulla... Sul volto Ti sta il terror — E non è teco Aldona?..
Corrado
Aldona!... Ohimè!... quell'adorato nome Non